Mille e una notte

Lo spettacolo è ispirato alla celebre raccolta di novelle orientali, inizialmente tramandate oralmente e diffuse in Europa del XVIII secolo.

Le storie, indipendenti tra loro per genesi e ambientazione, sono inserite in una cornice, in cui si narra del re Shāhriyār, sovrano della Persia e dell’India, che ha una moglie di cui è perdutamente innamorato, finché non scopre che la donna lo tradisce.

Shāhrīyār, furioso, ritenendo tutte le donne inaffidabili e perverse, decide di sposare ogni giorno una ragazza diversa, per poi farla scomparire dopo la prima notte di nozze.

Sarà Shahrazāde, la bella figlia del Gran Visir, a rovesciare la terribile situazione, incantando il sultano con la narrazione delle sue storie, che allo spuntare del giorno sapientemente interrompe, obbligandolo a chiederle di continuare il racconto la notte successiva.

Mille e una notte

Lo spettacolo è ispirato alla celebre raccolta di novelle orientali, inizialmente tramandate oralmente e diffuse in Europa del XVIII secolo.

Le storie, indipendenti tra loro per genesi e ambientazione, sono inserite in una cornice, in cui si narra del re Shāhriyār, sovrano della Persia e dell’India, che ha una moglie di cui è perdutamente innamorato, finché non scopre che la donna lo tradisce.

Shāhrīyār, furioso, ritenendo tutte le donne inaffidabili e perverse, decide di sposare ogni giorno una ragazza diversa, per poi farla scomparire dopo la prima notte di nozze.

Sarà Shahrazāde, la bella figlia del Gran Visir, a rovesciare la terribile situazione, incantando il sultano con la narrazione delle sue storie, che allo spuntare del giorno sapientemente interrompe, obbligandolo a chiederle di continuare il racconto la notte successiva.

Mille e una notte

Lo spettacolo è ispirato alla celebre raccolta di novelle orientali, inizialmente tramandate oralmente e diffuse in Europa del XVIII secolo.

Le storie, indipendenti tra loro per genesi e ambientazione, sono inserite in una cornice, in cui si narra del re Shāhriyār, sovrano della Persia e dell’India, che ha una moglie di cui è perdutamente innamorato, finché non scopre che la donna lo tradisce.

Shāhrīyār, furioso, ritenendo tutte le donne inaffidabili e perverse, decide di sposare ogni giorno una ragazza diversa, per poi farla scomparire dopo la prima notte di nozze.

Sarà Shahrazāde, la bella figlia del Gran Visir, a rovesciare la terribile situazione, incantando il sultano con la narrazione delle sue storie, che allo spuntare del giorno sapientemente interrompe, obbligandolo a chiederle di continuare il racconto la notte successiva.

Mille e una notte

Lo spettacolo è ispirato alla celebre raccolta di novelle orientali, inizialmente tramandate oralmente e diffuse in Europa del XVIII secolo.

Le storie, indipendenti tra loro per genesi e ambientazione, sono inserite in una cornice, in cui si narra del re Shāhriyār, sovrano della Persia e dell’India, che ha una moglie di cui è perdutamente innamorato, finché non scopre che la donna lo tradisce.

Shāhrīyār, furioso, ritenendo tutte le donne inaffidabili e perverse, decide di sposare ogni giorno una ragazza diversa, per poi farla scomparire dopo la prima notte di nozze.

Sarà Shahrazāde, la bella figlia del Gran Visir, a rovesciare la terribile situazione, incantando il sultano con la narrazione delle sue storie, che allo spuntare del giorno sapientemente interrompe, obbligandolo a chiederle di continuare il racconto la notte successiva.

Mille e una notte

Lo spettacolo è ispirato alla celebre raccolta di novelle orientali, inizialmente tramandate oralmente e diffuse in Europa del XVIII secolo.

Le storie, indipendenti tra loro per genesi e ambientazione, sono inserite in una cornice, in cui si narra del re Shāhriyār, sovrano della Persia e dell’India, che ha una moglie di cui è perdutamente innamorato, finché non scopre che la donna lo tradisce.

Shāhrīyār, furioso, ritenendo tutte le donne inaffidabili e perverse, decide di sposare ogni giorno una ragazza diversa, per poi farla scomparire dopo la prima notte di nozze.

Sarà Shahrazāde, la bella figlia del Gran Visir, a rovesciare la terribile situazione, incantando il sultano con la narrazione delle sue storie, che allo spuntare del giorno sapientemente interrompe, obbligandolo a chiederle di continuare il racconto la notte successiva.

Fiabe in concerto

“Fiabe in Concerto” è uno spettacolo prevalentemente musicale, incentrato sulle canzoni che hanno accompagnato i precedenti spettacoli delle Fiabe d’Argento, diventandone una componente fondamentale.

Gli interventi musicali, eseguiti dal vivo dalla Silverband e dal Coro, non costituiscono soltanto la colonna sonora di quanto accade sul palcoscenico, ma rappresentano il tessuto connettivo tra le scene, potenziando la forza emozionale della parola e del gesto.

Le melodie delle canzoni provengono generalmente dal repertorio pop-rock, dalla canzone d’autore o dalla tradizione classica e popolare, quando non si tratta di musiche originali composte da Roberto Gerometta e Marilena Zanetti, autori di tutti i testi.

Ogni canzone riporta in scena i protagonisti degli spettacoli originali, con brevi ma efficaci interventi teatrali.

Tempesta di neve

È un racconto di A. S. Puskin, capostipite della grande lettera-tura russa, liberamente adattato e trasformato in pièce teatrale da Marilena Zanetti e Roberto Gerometta.

La storia d’amore è animata da personaggi che non si sottraggono al duro gioco del destino, secondo un’interpretazione fatalistica cara alla letteratura russa, dove anche la natura partecipa con tragica ironia al compimento della sorte dei protagonisti.

G. Sviridov, grande compositore russo del novecento, si ispirò alla medesima novella, componendo una suite sinfonica articola-ta in nove quadri, che si alternano alle parti recitate , conferen-do ulteriore continuità e unità di ispirazione ai vari episodi narrati.